Gotham: recensione 1×02

Gotham: recensione 1×02
Redazione

Valutazione Episodio

E anche se con un po’ di ritardo, ecco finalmente la recensione del secondo episodio di Gotham! Abbiamo a che fare con un nuovo caso per il detective Gordon, una Fish Mooney beccata dal grande capo, un Pinguino sempre più psicopatico, un Bruce autolesionista e una piccola Catwoman che finalmente parla!!

Ma andiamo con ordine: ragazzini senza tetto vengono rapiti per conto di Dollmaker, nome alquanto inquietante ma unico indizio per farci capire chi è questo nuovo villain. A che gli servono quei bambini? Qual è il suo piano? Cosa ha a che fare con Gotham? Ancora non abbiamo risposte a tutte queste domande.

Gordon riesce a salvare i bambini (anche un po’ troppo in fretta direi) e incontra finalmente Selina Kyle (“Cat!”), scampata ai rapitori per ben due volte e che, per salvarsi dall’essere mandata al Nord (*la barriera ti spaventa così tanto?*… solo chi segue Game of Thrones potrà capire), rivela al detective che ha assistito alla morte degli Wayne e conosce il loro assassinio.

Di sicuro, se c’era qualcuno che poteva seguirlo quello era lei. Speriamo abbia visto giusto.

Ma passiamo al resto della combriccola. A quanto pare i piani di Fish Mooney sono arrivati ai piani alti e il buon don Falcone ha saputo rimetterla in riga con un bel pestaggio ai danni del suo fidanzato. Naturalmente, ci vuole molto di più per dissuaderla dal continuare la sua scalata sociale, ma dovrà stare molto più attenta perché don Falcone non è poi così vecchio come sembrava…

Mi è sembrata molto ironica la battuta di Mooney “Lei è come un padre per me”, perché mi ha ricordato che Pinguino disse la stessa cose di lei dopo averla tradita. Bella famiglia insomma…

Pinguino nel frattempo trama per soffiare Gotham a Falcone e alla stessa Fish e contemporaneamente tenta di arricchirsi con un riscatto. Ma i genitori del povero ragazzo (che ha solo osato dargli del “Pinguino”) non gli credono… così ho pensato: “Quale parte del corpo gli taglierà per convincere i genitori a pagare?”

Tornando a Gotham, Bruce Wayne, neo-orfano, decide di farsi del male. Non avevo mai pensato che Batman potesse essere stato un autolesionista… né che Alfred urlasse! E’ sempre stato un personaggio pacato, riservato, devoto al “signorino Bruce” e poi lo vedi urlare contro il ragazzo come se stesse per picchiarlo!

Comunque si iniziano ad intravedere atteggiamenti tipici di Bruce Wayne: usare i soldi come se fossero il mezzo ideale per aiutare la gente. Per quanto credo che sia ancora piccolo per un gesto del genere, la scena mi è piaciuta, molto in stile Batman.

Ok, mi sono dimenticata di qualcuno? Ah, si, Selina Kyle (“CAT!”). La puntata portava il suo nome, ma cosa abbiamo scoperto di lei? Che è furba, scaltra, sa cavarsela (e tutto questo lo sapevamo già…) e che forse ha una madre da qualche parte. Vi sembrano elementi sufficienti per dare il suo nome alla puntata? Uno si illude che finalmente avrà qualche risposta e si ritrova solo ad avere più domande.

A parte questo dettaglio, la storia inizia a farsi più intrigante e di sicuro una cosa è chiara: a Gotham i cattivi non finiscono mai.

Ci vediamo la prossima settimana con la 1×03 – The Balloonman.

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