Come recuperare dati da hard disk non riconosciuti

Come recuperare dati da hard disk non riconosciuti

    Quando un hard disk non viene più riconosciuto dal computer, è fondamentale agire con metodo per identificare il problema e tentare il recupero dei dati. In molti casi è possibile risolvere senza rivolgersi subito a servizi professionali, purché si adottino le giuste precauzioni.

    Capire la causa: guasto fisico o logico?

    Un disco può non essere riconosciuto per due motivi principali: problemi hardware o problemi logici. È essenziale capire da dove partire.

    Se il disco non appare nel BIOS o in Gestione Disco, probabilmente si tratta di un guasto fisico. Questo include rotture della scheda logica, problemi di alimentazione, o danni al motore interno. In questi casi, il recupero fai-da-te è rischioso e spesso inefficace.

    Se invece il disco appare ma non è accessibile, ad esempio risulta come RAW, non inizializzato o senza lettera, allora è un problema logico: corruzione del file system, errori della tabella delle partizioni o settori danneggiati. Qui si può intervenire in sicurezza con software dedicati.

    Verifiche preliminari da fare sempre

    Prima di usare programmi o smontare il PC, è utile escludere problemi semplici. Segui questi passaggi:

    • Cambia cavo SATA o USB (spesso è il cavo il problema)
    • Prova un’altra porta sulla scheda madre o sul PC
    • Se è un disco esterno, verifica l’alimentazione (i 3,5″ hanno bisogno di alimentatore proprio)
    • Controlla se il disco vibra o gira all’accensione
    • Avvia Gestione Disco (Windows + X > Gestione Disco) e cerca se viene rilevato

    Se il disco è rilevato anche parzialmente, c’è speranza.

    Recupero dati da un disco rilevato ma danneggiato

    Quando il disco è riconosciuto ma non accessibile, i dati sono spesso recuperabili con software. Ecco i più affidabili:

    • Recuva: gratuito, utile per file cancellati o dischi leggermente corrotti
    • EaseUS Data Recovery Wizard: facile da usare, ottimo per dischi RAW o non inizializzati
    • R-Studio: professionale, supporta recupero da dischi con settori danneggiati
    • TestDisk: open source, perfetto per recuperare partizioni perse o danni alla tabella MBR

    Il metodo migliore consiste nel:

    1. Collegare il disco a un altro PC (meglio se come unità secondaria)
    2. Avviare una scansione completa con il software scelto
    3. Esportare i file recuperati su un altro disco, mai sulla stessa unità

    Più il disco viene usato, più i dati si rischiano di sovrascrivere: agisci subito e con cautela.

    Se il disco non appare affatto

    Se il disco non viene visto dal BIOS o da nessun software, potresti tentare con questi strumenti:

    • Box esterno SATA–USB: può bypassare eventuali problemi con il controller interno
    • Adattatore SATA–USB universale
    • Distribuzione Linux Live: a volte Linux accede a dischi che Windows considera irrecuperabili

    Se il disco emette rumori metallici, clic o ronzii ripetuti, non forzarlo: potresti peggiorare la situazione. In quel caso rivolgiti a un centro specializzato di recupero dati.

    Creare un’immagine del disco (se ancora leggibile)

    Quando il disco è instabile ma ancora visibile, il primo passo è fare un clone settore per settore su un altro supporto. Puoi usare strumenti come:

    • ddrescue (Linux)
    • Macrium Reflect
    • Clonezilla

    In questo modo potrai tentare il recupero dall’immagine clonata e non stressare ulteriormente il disco originale.

    Recuperare dati da un hard disk non riconosciuto è possibile, ma richiede attenzione. Se il problema è logico, hai ottime probabilità di successo con i software indicati. Se è fisico, evita tentativi amatoriali e valuta un intervento professionale.

    Agisci in fretta, non salvare mai nulla sul disco danneggiato, e fai sempre una copia di sicurezza se il drive è ancora accessibile. Prevenire è meglio che recuperare.

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