Smartphone trasparente avvistato, reale o fake?

Un telefono trasparente diventa virale su TikTok: realtà o esperimento sociale?

    Negli ultimi anni, le grandi aziende tecnologiche stanno puntando sempre più sull’innovazione nei form factor dei dispositivi, cercando di distinguersi con proposte originali: dai foldable ai concept futuristici. Tuttavia, proprio mentre il mercato spinge verso la massima immersione digitale, molti utenti iniziano a riflettere su come ridurre la dipendenza dagli smartphone. È in questo contesto che un video TikTok ha scatenato un’ondata virale.

    Il mistero del telefono trasparente

    Nel breve video da 9 secondi, una donna, l’utente @askcatgpt, viene vista utilizzare un telefono apparentemente trasparente, facendo subito pensare a un prototipo futuristico. In rete è esplosa la curiosità: si trattava di un vero dispositivo? Alcuni hanno ipotizzato che potesse essere il nuovo telefono Nokia, magari un prototipo avanzato mai annunciato pubblicamente.

    La protagonista del video ha poi pubblicato un secondo filmato per spiegare la situazione: il dispositivo utilizzato era in realtà un oggetto chiamato “methaphone”, creato da un’amica. Si trattava di un telefono finto, trasparente, non funzionale, realizzato in acrilico con le sembianze di uno smartphone moderno. Il suo scopo? Essere un’esca sociale, un oggetto provocatorio progettato per:

    • simulare la presenza di uno smartphone,
    • indurre le persone a riflettere sulle loro abitudini digitali,
    • stimolare una conversazione sulla dipendenza da dispositivi mobili.

    Il successo del video è stato immediato, superando i 50 milioni di visualizzazioni e spingendo molti a voler acquistare il “methaphone”. Sebbene il prodotto sia andato rapidamente sold out, ha generato un interesse genuino verso il concetto di consapevolezza digitale.

    Nel suo resoconto, la TikToker ha raccontato di aver portato con sé il methaphone per un’intera settimana. Tuttavia, ha ammesso che il tempo reale passato sul suo vero smartphone non è cambiato. Questo perché, come ha sottolineato lei stessa, la dipendenza da smartphone è radicata a livello neurologico, non solo comportamentale.

    Un oggetto fittizio può aiutare a prendere coscienza, ma non basta per modificare le abitudini digitali. Serve un intervento più profondo, che coinvolga la gestione delle notifiche, l’ambiente sociale e la regolazione dopaminica legata all’uso dei dispositivi.

    Anche se nato come un semplice esperimento, il methaphone ha riacceso il dibattito sull’equilibrio tra innovazione e benessere digitale. In un mondo dove tutti cercano “il prossimo grande passo” nell’evoluzione degli smartphone, forse il vero progresso sarà imparare a usare meno i dispositivi, non crearne di più avanzati.

    Il successo del methaphone suggerisce che la consapevolezza digitale è una tendenza reale e sempre più utenti sono pronti a mettere in discussione il proprio rapporto con la tecnologia, magari iniziando proprio da un telefono che non funziona.

    @askcatgpt

    Completely clear phone spotted in San Francisco on May 14…?!? Wtf?????? 🤭🤫 Link in bio for more deets. (NOT SPONSORED)

    ♬ original sound – CatGPT
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