Formula 1, GP di Singapore 2013: Vettel è il signore di Singapore, coraggiosa prova di Alonso

Vettel, Alonso, Raikkonen: è questo il podio della sesta edizione del GP di Singapore di Formula 1, tredicesima prova iridata del Mondiale 2013. Dominio assoluto della Red Bull numero 1, che sul tracciato cittadino del Singapore Street Circuit ha imposto la sua legge, conquistando la settima vittoria stagionale, la terza consecutiva, e mettendo una seria ipoteca al quarto titolo mondiale. Sono 60, infatti, i punti di vantaggio del ventiseienne pilota tedesco sul secondo nella classifica generale, Fernando Alonso, che molto probabilmente non vincerà il Mondiale, ma che anche a Marina Bay ha dimostrato tutto il suo valore, anche se solo la matematica tiene ancora in lotta lo spagnolo.

Pronostici rispettati, dunque, visto che Vettel aveva dimostrato già dal venerdì di trovarsi alla grande sul circuito che lo ha visto vincere in maniera consecutiva negli ultimi due anni. Da sottolineare la splendida prova di Kimi Raikkonen: il futuro pilota della Ferrari ha chiuso al terzo posto dopo essere partito dalla tredicesima posizione conquistata nelle qualifiche ufficiali. Un risultato ancora più esaltante se considerato il fatto che il finlandese ha corsa con un mal di schiena che lo ha tormentato per l’intero week end.

La sintesi della gara di Marina Bay

Protagonista assoluto alla partenza è Fernando Alonso: il ferrarista scatta alla grande dalla settima posizione e, dopo aver scavalcato diverse vetture, si porta alle spalle di Vettel e Rosberg che guidano la corsa. Dietro i primi è bagarre tra Massa, Webber ed Hamilton, con quest’ultimo in lotta con l’altro ferrarista; primi giri senza grandi emozioni, con la Red Bull dell’iridato che detta il ritmo e fa il vuoto, macinando tornate veloci. Dietro al tedesco, Alonso sembra il più in palla, mentre iniziano le prime soste ai box, al termine del quale proprio la Ferrari dell’asturiano appare come la più penalizzata, visto che l’ex campione del mondo non riesce a superare la Force India di Di Resta. Al giro 25 Ricciardo provoca l’entrata in pista della safety car; l’australiano, futur pilota della Red Bull, va a sbattere contro un muretto, costringendo la direzione di gara a ricorrere alla vettura di sicurezza che annulla i distacchi.

Ne approfittano diversi piloti, tra i quali i ferraristi, per rientrare ai box e sostituire gli pneumatici. Al rientro in pista è proprio Alonso quello che sembra aver azzeccato la strategia, visto che il ferrarista sfrutta le soste dei rivali, in particolare Webber e Rosberg, per portarsi alle spalle di Vettel che, tuttavia, è ancora imprendibile dopo aver montato gomme fresche. Nelle retrovie, invece, è Raikkonen a dare spettacolo: il finlandese, partito dalla tredicesima posizione, riesce a superare anche Button con una manovra bellissima e ad arpionare un terzo posto che alla vigilia sembrava pura utopia. Di Resta va a sbattere a pochi giri dal termine della gara, facendo temere l’entrata in pista di una seconda safety car, cosa che tuttavia non avviene; brividi nel finale per Webber, che vede andare in fiamme la sua Red Bull. Nessuna sorpresa: vince Vettel davanti ad Alonso e Raikkonen.

L’ordine d’arrivo del GP di Singapore 2013 (prime posizioni)

Ordine d’arrivo

Pilota

Scuderia

1  Vettel  Red Bull
2  Alonso  Ferrari
3  Raikkonen  Lotus
4  Rosberg  McLaren
5  Hamilton  McLaren
6  Massa  Ferrari
7  Button  McLaren
8  Perez  McLaren
9  Hulkenberg  Sauber
10  Sutil  Force India

Classifica piloti: Vettel 247, Alonso 187, Hamilton 151, Raikkonen 149, Webber 130, Rosberg 116, Massa 87, Grosjean 57, Button 54, Di Resta 36, Sutil 26, Perez 22, Ricciardo 18, Hulkenberg 18, Vergne 13, Maldonado 1.

Classifica costruttori: Red Bull 378, Ferrari 274, Mercedes 246, Lotus 206, McLaren 76, Force India 62, Toro Rosso 33, Sauber 19, Williams 1.

Michele Pannozzo

micpan