Apple si prepara finalmente a entrare nel mercato degli smartphone pieghevoli con il suo primo iPhone Fold, atteso per la fine del 2026. Dopo anni di voci e speculazioni, le ultime indiscrezioni indicano che il gigante di Cupertino abbia deciso di aspettare che il settore maturasse prima di scendere in campo. Una mossa strategica che si sta rivelando vincente.
Samsung ha aperto la strada, Apple è pronta a ridefinirla
Con l’arrivo dei Galaxy Z Fold 7 e Z Flip 7, Samsung ha dimostrato che i pieghevoli non sono più una scommessa: sono una realtà consolidata. I dati parlano chiaro: le prenotazioni negli Stati Uniti sono aumentate del 50% rispetto alla generazione precedente, con il Fold 7 che ha registrato il record storico di preordini per un foldable Samsung.
Secondo Drew Blackard, dirigente Samsung, “i pieghevoli hanno raggiunto un punto di svolta… siamo arrivati a un tipo di esperienza che non si può avere con nessun altro dispositivo”. Ed è proprio questo il momento che Apple stava aspettando: il superamento delle difficoltà iniziali come durabilità, costi elevati e pieghe visibili sul display.
Il primo iPhone pieghevole sarà compatto e senza pieghe
Il cuore dell’iPhone Fold sarà un display OLED “senza piega” da 7,8 pollici, affiancato da uno schermo di copertura da 5,5 pollici. Una diagonale sorprendentemente compatta, che punta sull’esperienza utente più che sulla spettacolarità delle dimensioni.
La chiave è proprio la collaborazione con Samsung Display, che fornirà a Apple i nuovi pannelli OLED con tecnologia avanzata per eliminare le pieghe centrali, una delle principali criticità dei pieghevoli di prima generazione. La produzione inizierà entro la fine del 2025, dopo il lancio del Fold 7, assicurando a Apple l’accesso a un prodotto collaudato e affidabile.
Software esclusivo e multitasking avanzato
Come da tradizione, Apple non si limiterà all’hardware: l’iPhone Fold porterà una nuova esperienza software progettata specificamente per il formato pieghevole. Si parla di funzionalità di multitasking avanzate, come lo split-view ottimizzato, transizioni fluide tra display e un’interfaccia dinamica in grado di adattarsi automaticamente all’apertura o alla chiusura del dispositivo.
Una strategia già vista, ma sempre vincente
Apple ha già adottato questo approccio in passato: non essere la prima, ma essere la migliore. È successo con gli smartphone touch, con i wearable e con i chip ARM-based. Anche stavolta, l’azienda sembra decisa a saltare le fasi iniziali di rodaggio lasciate ad altri, per poi ridefinire la categoria con un prodotto maturo, elegante e stabile.
Con il mercato ormai pronto, le tecnologie affinate e la domanda in costante crescita, il 2026 potrebbe essere l’anno perfetto per il debutto del primo iPhone pieghevole. L’ingresso tardivo ma studiato nei pieghevoli potrebbe trasformarsi nell’ennesimo successo planetario per Apple, e le premesse fanno pensare che il foldable made in Cupertino sarà tutto tranne che un semplice “inseguitore”.