Come funziona il DirectStorage

Ottimizzare il gaming su Windows con SSD NVMe e DirectStorage

    DirectStorage è una delle innovazioni più promettenti nel mondo del gaming su PC, sviluppata da Microsoft per eliminare i colli di bottiglia nella gestione dell’I/O tra lo storage e la GPU. Questo tutorial avanzato ti spiega cosa serve davvero per sfruttarla, come preparare il tuo sistema, quali giochi ne traggono beneficio, e come abbinare l’uso di un SSD NVMe alle corrette configurazioni per ottenere il massimo delle prestazioni in gioco.

    Cos’è realmente ce come funziona a livello tecnico

    DirectStorage è un’API progettata per ridurre il carico sulla CPU nel processo di caricamento e decompressione dei dati di gioco, trasferendo queste operazioni direttamente alla GPU. Nei giochi moderni, specialmente open-world e con ambienti dinamici, il numero di richieste di file (I/O requests) può raggiungere decine di migliaia al secondo. Nei sistemi tradizionali queste richieste sono gestite dalla CPU, che deve leggere dal disco, decomprimere i dati e inviarli alla scheda video. Con DirectStorage, l’SSD NVMe può comunicare direttamente con la GPU usando la banda ultra-veloce del PCIe, riducendo la latenza e il tempo di elaborazione.

    A livello tecnico, DirectStorage sfrutta le librerie di DirectX 12 Ultimate e una combinazione di nuove API di I/O asincrono, che permettono di gestire in parallelo grandi volumi di dati compressi. Con l’introduzione del supporto a GPU Decompression, parte del lavoro tradizionalmente eseguito dalla CPU (come la decompressione delle texture in formato GDeflate) viene assegnato direttamente alla GPU, migliorando i frame rate e la fluidità del caricamento dinamico degli asset.

    Requisiti minimi e consigliati per usare DirectStorage

    Per poter attivare e usare DirectStorage, servono specifici componenti hardware e software. È importante sottolineare che avere un SSD NVMe non è sufficiente, e che i miglioramenti concreti si vedono solo se l’intero sistema è allineato.

    Sistema operativo: Windows 10 versione 1909 o superiore (DirectStorage funziona solo con API DirectX 12), ma Windows 11 è caldamente consigliato per il supporto nativo a tutte le funzionalità avanzate, inclusa la decompressione lato GPU

    Dispositivo di archiviazione: SSD NVMe con connessione PCIe 3.0 o 4.0 (meglio ancora se Gen 4 x4), formattato in NTFS e collegato direttamente alla CPU (alcune schede madri secondarie lo collegano al chipset, limitando la banda)

    Scheda video: GPU compatibile con DirectX 12 Ultimate. NVIDIA RTX serie 2000 o superiore, AMD Radeon RX 6000 o superiore. Le schede devono supportare lo Shader Model 6.6 e la decompressione tramite GDeflate

    Driver video: driver aggiornati all’ultima versione compatibile con DirectStorage (verificabile dai changelog NVIDIA/AMD)

    Verifica compatibilità e attivazione di DirectStorage

    Per verificare se il tuo sistema è compatibile con DirectStorage, Microsoft ha messo a disposizione uno strumento ufficiale chiamato “DirectStorage Demo” oppure puoi utilizzare l’Xbox Game Bar (prestazioni → DirectStorage) se attiva.

    Un’alternativa rapida è controllare manualmente:

    Apri dxdiag.exe e nella scheda Display verifica la presenza di DirectX 12 Ultimate

    Vai in Gestione Attività > Prestazioni > Disco e verifica che l’interfaccia sia “NVMe”

    Apri Gestione dispositivi > Unità disco e controlla il modello. Un SSD NVMe dovrebbe contenere nella sigla “NVMe” o “PCIe Gen 3/4”. Per esempio: Samsung 980 Pro NVMe PCIe 4.0

    Infine, per sicurezza, usa PowerShell con questo comando:
    Get-PhysicalDisk | Select-Object MediaType,BusType
    Assicurati che l’output sia “SSD” e “NVMe”

    Come abilitare le impostazioni chiave per ottimizzare l’uso dell’SSD NVMe

    La sola presenza di un SSD NVMe non garantisce performance ottimali. Ecco le ottimizzazioni avanzate da applicare:

    Attiva la modalità prestazioni elevate. Vai in Pannello di Controllo > Opzioni risparmio energia e seleziona “Prestazioni elevate” oppure crea un profilo personalizzato in PowerShell con powercfg -duplicatescheme e9a42b02-d5df-448d-aa00-03f14749eb61

    Attiva la modalità gioco. Vai su Impostazioni > Giochi > Modalità gioco e assicurati che sia attiva. Questo limita le attività in background durante il gioco

    Attiva la pianificazione GPU hardware. Impostazioni > Sistema > Schermo > Impostazioni grafiche > Abilita “Pianificazione accelerata GPU”. Riavvia il sistema

    Aggiorna il firmware dell’SSD. Molti produttori (Samsung, WD, Crucial) forniscono utility per aggiornare il firmware dei dischi e migliorare la compatibilità con tecnologie avanzate come DirectStorage

    Verifica la segmentazione dei file. I giochi installati sull’SSD NVMe devono essere collocati su partizioni non frammentate. Anche se l’SSD non soffre della frammentazione come un HDD, è preferibile non usare eccessivamente software di compressione o backup automatici sulla stessa unità

    Giochi attualmente compatibili con DirectStorage e test di benchmark reali

    Novità in vista per l'app ufficiale Xbox su PC
    Xbox App Windows – Amicopc.com

    Finora solo pochi titoli hanno integrato DirectStorage in maniera completa. Alcuni esempi sono:

    Forspoken (Square Enix): è stato il primo gioco a integrare pienamente la decompressione GPU via DirectStorage su Windows 11. Su SSD SATA il caricamento è di circa 10-12 secondi. Su SSD NVMe Gen 3 scende a 4-5 secondi. Su SSD Gen 4 e sistema ottimizzato il tempo di caricamento è di 1.9 secondi

    Ratchet & Clank: Rift Apart (PC): utilizza il sistema di streaming asset istantaneo, con sezioni interattive senza interruzione tra mondi. La presenza di stuttering o micro freeze su sistemi HDD evidenzia l’importanza dell’SSD NVMe per il funzionamento fluido

    Diablo IV e Call of Duty MWIII non usano ancora DirectStorage in modo ufficiale, ma i rispettivi engine sono compatibili e probabilmente riceveranno aggiornamenti nel futuro

    Monitorare l’effettiva attività I/O in gioco

    Per verificare quanto l’SSD NVMe viene utilizzato durante il gaming, puoi usare strumenti avanzati come:

    Process Monitor di Sysinternals, filtrando le attività di lettura associate all’eseguibile del gioco

    MSI Afterburner + RivaTuner per visualizzare in tempo reale le letture/scritture da disco

    CrystalDiskMark per fare benchmark sequenziali e casuali pre e post ottimizzazione (specialmente i test 4K Q1T1, molto rappresentativi delle prestazioni in gioco)

    Errori da evitare nella configurazione del sistema

    Installare i giochi compatibili su SSD SATA invece che su SSD NVMe. DirectStorage funziona solo se il gioco è eseguito da un disco ad alte prestazioni su interfaccia NVMe

    Utilizzare antivirus aggressivi che analizzano i file in tempo reale mentre il gioco carica asset

    Eseguire giochi DirectStorage su Windows 10 sperando in benefici completi. Il supporto alla decompressione GPU è esclusivo di Windows 11

    Sottovalutare il ruolo della GPU: anche con SSD velocissimi, senza una GPU compatibile con decompressione diretta, i benefici saranno parziali

    DirectStorage rappresenta una svolta architetturale nel modo in cui i giochi vengono caricati e gestiti su PC. Non è un semplice “trucco” per ridurre i tempi di caricamento, ma una vera e propria evoluzione del paradigma I/O, modellata sull’esperienza console di Xbox Series X. Per sfruttarla appieno, è fondamentale usare un SSD NVMe ad alte prestazioni, una GPU recente, Windows 11 aggiornato e titoli compatibili.

    Nei prossimi anni, con l’aumento dei giochi open-world e delle esperienze ray tracing-intensive, tecnologie come DirectStorage diventeranno la norma. Preparare ora il proprio sistema significa non solo migliorare le prestazioni oggi, ma essere pronti per il futuro del gaming.

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