Cos'è e come usare Windows Sandbox

Guida a “Windows Sandbox”: come usare l’ambiente isolato per test sicuri

    In un’epoca in cui scaricare file da internet o testare software sconosciuti è un’operazione quotidiana, la sicurezza diventa una priorità. Per proteggere il proprio sistema operativo da minacce potenziali senza dover installare strumenti di virtualizzazione complessi, Microsoft ha integrato in Windows una funzione pensata proprio per questo: si chiama Windows Sandbox.

    Si tratta di un ambiente completamente isolato, leggero, temporaneo e ufficiale, che permette di eseguire test in totale sicurezza, senza compromettere il sistema principale. In questa guida approfondita scoprirai cos’è, come funziona e come sfruttarlo al meglio.

    Cos’è Windows Sandbox e a cosa serve davvero

    Windows Sandbox è una funzionalità integrata in Windows 10 e 11 Pro o Enterprise che crea, all’avvio, un ambiente operativo pulito, isolato e temporaneo, basato sul tuo stesso sistema. In parole semplici, è una mini-sessione di Windows virtuale che vive solo finché la finestra è aperta. Quando viene chiusa, tutto ciò che è stato fatto o installato sparisce completamente.

    L’obiettivo principale è quello di permettere all’utente di:

    • Testare software sconosciuti o potenzialmente pericolosi
    • Aprire allegati sospetti senza rischiare di infettare il sistema reale
    • Eseguire script, batch, macro o comandi in un ambiente protetto
    • Navigare su siti web a rischio senza esporre i propri dati reali

    Tutto questo senza configurazioni complicate, senza file ISO, e senza software di terze parti.

    Requisiti per usare Windows Sandbox

    Non tutti i PC possono eseguire Windows Sandbox. Ecco i requisiti minimi:

    • Sistema operativo: Windows 10 Pro, Enterprise oppure Windows 11 Pro, Enterprise
    • Processore: architettura 64 bit, almeno 2 core (consigliati 4 o più)
    • RAM: minimo 4 GB (meglio 8 GB o più)
    • Spazio su disco: almeno 1 GB di spazio libero
    • Virtualizzazione hardware attiva nel BIOS/UEFI (Intel VT-x o AMD-V)

    Come verificare se la virtualizzazione è attiva

    1. Apri il Task Manager (Ctrl+Shift+Esc)
    2. Vai alla scheda Prestazioni
    3. Controlla in basso a destra se leggi “Virtualizzazione: Attivata

    Se non è attiva, dovrai entrare nel BIOS e abilitarla manualmente.

    Come attivare Windows Sandbox

    1. Apri il menu Start e digita “Funzionalità Windows
    2. Clicca su “Attiva o disattiva funzionalità di Windows”
    3. Scorri e cerca Windows Sandbox, poi spunta la casella
    4. Premi OK e riavvia il sistema quando richiesto

    Se non trovi la voce, è molto probabile che tu stia usando Windows Home (dove la funzione non è disponibile).

    Come avviare Windows Sandbox

    Una volta riavviato il sistema:

    1. Apri il menu Start
    2. Digita Windows Sandbox
    3. Avvia l’app con un doppio clic o clic destro → Esegui come amministratore

    Si aprirà una finestra che rappresenta un ambiente Windows pulito, virtuale e isolato.

    Come utilizzare Windows Sandbox

    All’interno dell’ambiente virtuale puoi:

    • Copiare file dal sistema reale alla Sandbox (Ctrl+C → Ctrl+V)
    • Installare software come se fossi su un PC normale
    • Eseguire file sospetti, EXE o script batch
    • Navigare in rete tramite Microsoft Edge senza esporre il browser reale
    • Testare modifiche di configurazione, anche con accesso da amministratore

    Attenzione: tutto è temporaneo

    Qualsiasi file installato, cambiamento fatto, impostazione modificata verrà eliminata completamente appena chiudi la finestra della Sandbox. Nessun dato rimane nel sistema.

    Cosa NON si può fare con Windows Sandbox

    Pur essendo uno strumento avanzato, ha dei limiti precisi:

    • Non supporta il salvataggio dei dati persistente
    • Non permette l’uso di dispositivi USB esterni
    • Non consente di accedere direttamente a partizioni o cartelle condivise
    • Non è adatto per virtualizzazioni complesse o test di lungo periodo

    Per esigenze più profonde, come test multipiattaforma o persistenti, è preferibile usare Hyper-V, VMware o VirtualBox.

    Differenze tra Windows Sandbox e una macchina virtuale tradizionale

    FunzioneWindows SandboxMacchina Virtuale (es. Hyper-V)
    Pronta all’uso✅ Sì❌ Richiede configurazione manuale
    Sistema operativo necessarioInclusoVa installato manualmente
    Persistenza dei dati❌ Nessuna✅ Totale
    Configurazione hardware personalizzata❌ No✅ Sì
    Uso idealeTest temporanei, sicuriSimulazioni complesse, persistenti
    Prestazioni✅ Ottimizzate❌ Dipende dalla VM e risorse assegnate

    Quando conviene usare Windows Sandbox

    • Quando ricevi un file .exe e non sei sicuro della fonte
    • Per testare uno script .bat, .vbs o .ps1 senza alterare il sistema
    • Se vuoi installare un programma per vederne l’interfaccia prima di usarlo realmente
    • Per navigare in modo completamente isolato
    • Quando vuoi verificare il comportamento di un’app senza intaccare il tuo ambiente di lavoro

    Windows Sandbox è uno strumento professionale, veloce e integrato, ideale per chi lavora spesso con software non verificato o per chi vuole semplicemente aumentare il livello di sicurezza del proprio sistema. È disponibile gratuitamente su tutte le versioni Pro ed Enterprise di Windows, e si attiva in pochi clic.

    Se ancora non lo stai usando, è il momento di sfruttare appieno una delle funzioni più intelligenti e sottovalutate di Windows.

    x0xShinobix0x

    x0xShinobix0x