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Da Snake a Pokémon Go: l’evoluzione dell’intrattenimento su mobile, che oggi guarda al metaverso

In principio era OXO, una versiona grafica del tris sviluppata per computer EDSAC nel 1952 da uno studente dell’Università di Cambridge, dieci anni dopo fu il turno di Spacewar!, fino alla nascita della console Atari, punto d’inizio dell’età d’oro dei videogiochi, la diffusione degli home computer, l’arrivo della Play Station e lo sbarco di ogni tipologia di gioco o esperienza video nei nostri dispositivi mobile. La strada per portare a spasso il divertimento è stata davvero lunga, ma siamo tutti d’accordo nel dire che ne sia valsa davvero la pena, visto che oggi ci basta anche un semplice smartphone per poter contare su un catalogo dell’intrattenimento davvero sterminato. Variano le dimensioni dei diversi schermi, ma le prestazioni grafiche e dell’hardware non fanno più notare differenze. Eppure in passato per giochicchiare con un telefonino ci si doveva accontentare di un serpente in 2D… 

 

Il serpente nel Nokia e gli alieni di internet 

La storia della straordinaria evoluzione dell’intrattenimento su mobile comincia in realtà con Tetris, primo gioco in assoluto ad essere inserito all’interno di un telefono cellulare, l’Hagenuk MT-2000. Tuttavia, fu solo nel 1997 con con il rilascio di Snake per Nokia 6610 che i giochi da mobile cominciano a guadagnarsi una larga fetta dei consensi del mercato, capendo finalmente qual era la strada da seguire. L’avvento della tecnologia WAP (Wireless Application Protocol) nei primi anni 2000 dà il via libera anche a internet: chi ha un telefono cellulare adesso non solo può navigare in rete tramite il proprio dispositivo sempre più piccolo, ma gioca anche a Alien Fish Exchange, una sorta di antenato della più recente serie di giochi Alien, ispirati all’omonima saga cinematografica e scaricabili sia dal Play Store di Android che dall’Apple Store per dispositivi iOS.  

Apple e Android, gli ultimi colossi del mobile 

Proprio il 2007, con l’irrompere del primo iPhone, segna un’altra tappa cruciale nel cammino dei giochi su mobile: i prodotti di marca Apple permettono di sfogliare le versioni digitali dei giornali, vedere i video di YouTube e aprire i giochi dei casinò online come NetBet, piattaforme che con gli anni hanno sviluppato delle versioni ottimizzate per navigare sempre più facilmente tramite il browser del proprio cellulare, con a disposizione tutte le funzioni e la stessa qualità grafica e di prestazioni offerte dai PC. Gli smartphone con sistema Android e il Play Store reggono il passo delle invenzioni di Steve Jobs, mentre Blackberry, Symbian e infine Windows Phone alzano bandiera bianca lasciando il campo ai due ultimi colossi del mobile. Il mercato rimane comunque in fermento e nel 2009 fa la sua comparsa Angry Birds, il gioco degli “uccelli arrabbiati” scaricabile anche nella sua versione gratuita con pubblicità: un successo planetario che darà vita anche a un film d’animazione. 

I giochi di Facebook e un futuro sempre più reale 

Nel frattempo l’avvento di Facebook permette ai suoi utenti di avventurarsi nella fattoria di Farmville (80 milioni di giocatori nel febbraio 2010), prima di sfidarsi nei puzzle di Candy Crush Saga, gioco che nel 2013 fa registrare il record di oltre 400 milioni di giocatori in tutto il mondo e guadagni da 1,88 miliardi di dollari. L’avvento dell’AR (Augmented Reality) e di Pokémon Go ci porta fino ai giorni nostri, con una tecnologia che mira ad azzerare il livello di finzione ricreando esperienze di gioco estremamente coinvolgenti, come nel caso del successo riscontrato da Call of Duty: Mobile, e persino esperienze dal vivo a 360 gradi, in cui basta muovere il telefono per cambiare la visuale di un paesaggio o la vista verso un palco. Giochi, concerti ed esperienze iper-realistiche che ora guardano con attenzione agli ultimi sviluppi del metaverso. La sensazione è che il meglio, anche nella vera realtà, debba ancora venire. 

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