Un titolo abbastanza provocante che rispecchia proprio la realtà di un caso spagnolo. Nel 2005 infatti la polizia spagnola arrestò i gestori del noto servizio CVCDGO, che consentiva il download di materiale coperto dal diritto d’autore. Ciò nonostante il sito non guadagnava nulla da questa attività.

A distanza di un paio di anni, la giustizia spagnola ha ribaltato le carte in tavola, stabilendo che tutte le attività di condivisione svolte da CVCDGO non erano affatto illegali. Curioso l’esempio di un giudice che ha voluto spiegare così il motivo di questa scelta: “Sin dai tempi antichi ci sono stati il prestito e la vendita di libri, film, musica e altro. La differenza ora è soprattutto nel mezzo usato, prima era la carta, mentre ora tutto corre su formati digitali, permettendo uno scambio più rapido.”

Insomma la violazione del diritto d’autore viene rapportata al prestare un libro, un paragone che difficilmente manderanno giu le major. La Spagna resta quindi l’unico paese che non ha ancora ceduto del tutt alle pressanti richieste delle lobby, anzi si presume che questa sentenza peserà sicuramente sulle future sentenze in Spagna.