META AI annuncia l'IA che trasforma i pensieri in parole

META: L’IA che traduce il pensiero in parole

Un nuovo studio pubblicato su Nature Machine Intelligence, condotto dai ricercatori di Meta AI, ha presentato un metodo promettente e non invasivo per decodificare il parlato dall’attività cerebrale, sollevando l’entusiasmo nel campo della neurotecnologia.

L’IA può tradurre i pensieri in parole?

“La perdita della capacità di parlare dopo un ictus o un danno cerebrale è un problema significativo. Abbiamo compiuto progressi nel campo delle protesi neurali, ma spesso richiedono interventi chirurgici rischiosi”, ha dichiarato Jean Remi King, ricercatore presso Meta AI, evidenziando la necessità di alternative non invasive.

Il team, dopo aver esplorato la coscienza nelle IA, ha sviluppato un approccio innovativo utilizzando la magnetoencefalografia, una tecnica di imaging non invasiva che registra l’attività cerebrale in tempo reale. Sfruttando l’intelligenza artificiale, hanno addestrato un sistema a interpretare questi segnali cerebrali in segmenti vocali.

Il processo si basa su due moduli chiave: il “modulo cerebrale” che estrae informazioni dall’attività cerebrale registrata e il “modulo vocale” che identifica le rappresentazioni vocali. Unendo questi moduli, l’IA prevede il parlato basandosi sui segnali cerebrali.

Lo studio coinvolgeva 175 partecipanti ascoltando storie e frasi mentre veniva registrata l’attività cerebrale. I risultati hanno dimostrato una precisione media del 41% nella decodifica dei segmenti vocali, con alcune performance eccezionali fino all’80%.

“Siamo sorpresi dalle prestazioni di decodifica. Spesso siamo in grado di recuperare ciò che i partecipanti ascoltano e, se commettiamo errori, sono semanticamente simili alla frase target”, ha aggiunto King, sottolineando l’incredibile potenziale di questo approccio.

Sebbene ancora in fase di sviluppo, questa metodologia offre un futuro promettente nel ripristino della comunicazione per coloro che hanno perso la capacità di parlare. La possibilità di tradurre l’attività cerebrale in parole è un passo audace verso la comprensione e l’uso innovativo della mente umana, aprendo porte verso un mondo di possibilità inimmaginabili fino a poco tempo fa.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Ritengo che il sapere appartenga a tutti e debba essere condiviso liberamente. Appassionato di Gaming e Tecnologia, trascorro le giornate tra videogiochi, streaming e stesura articoli!