L’impatto dei sistemi di intelligenza artificiale e dei chatbot sui bambini

Il rapido sviluppo dei sistemi d’intelligenza artificiale e dei chatbot, come il noto ChatGPT, sta sollevando preoccupazioni riguardo al loro impatto sui bambini. Jim Steyer, CEO di Common Sense Media, un’organizzazione no profit di ricerca e difesa dei bambini, ha recentemente espresso il suo timore riguardo a questa situazione.

L’intelligenza artificiale come un treno merci

In un’intervista alla CNN, Steyer ha affermato che l’intelligenza artificiale e i suoi derivati stanno procedendo a un ritmo frenetico, simile a un treno merci che corre sui binari. Secondo il CEO, ciò rappresenterà un grosso problema nella vita dei nostri figli.

L’impatto nel settore educativo

Steyer ha sottolineato in particolare l’impatto che questa tecnologia avrà nel settore educativo. La possibilità offerta da ChatGPT di scrivere saggi, condurre ricerche e svolgere altre attività in modo molto più rapido rispetto ai tradizionali motori di ricerca solleva interrogativi sui metodi di studio e sul lavoro degli studenti.

La necessità di una gestione consapevole

Secondo Steyer, i genitori devono essere consapevoli di questi strumenti come ChatGPT e imparare a gestirne l’uso da parte dei propri figli. L’utilizzo scorretto o eccessivo di questi strumenti potrebbe portare a comportamenti scorretti come la frode accademica o una dipendenza eccessiva dalla tecnologia.

L’importanza di regole chiare

Il CEO di Common Sense Media ritiene che sia fondamentale stabilire regole chiare sull’utilizzo di queste nuove piattaforme di intelligenza artificiale, soprattutto nell’ambito scolastico. È necessario trovare un equilibrio tra l’accesso alle risorse offerte da queste tecnologie e la promozione di una formazione autonoma e responsabile.

Precedenti segnalazioni di frodi e azioni preventive

Questa non è la prima volta che si sollevano preoccupazioni riguardo all’utilizzo improprio di ChatGPT. Un recente caso ha riguardato un professore che ha scoperto che molti dei suoi alunni stavano barando utilizzando questo chatbot. In risposta a tali preoccupazioni, alcune scuole pubbliche negli Stati Uniti, come quelle di New York, hanno vietato l’utilizzo di ChatGPT all’interno dei loro istituti.

In conclusione, il rapido sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale e dei chatbot come ChatGPT solleva importanti questioni riguardo all’impatto che potrebbero avere sui bambini. È fondamentale che i genitori e le istituzioni educative si occupino di queste problematiche in modo proattivo, stabilendo regole chiare e fornendo una guida adeguata affinché l’utilizzo di queste tecnologie sia responsabile e in linea con l’obiettivo di una formazione completa e autonoma.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Ritengo che il sapere appartenga a tutti e debba essere condiviso liberamente. Appassionato di Gaming e Tecnologia, trascorro le giornate tra videogiochi, streaming e stesura articoli!