Home » Tech News » Il fuoco della vendetta: recensione

Il fuoco della vendetta: recensione

Valutazione Film

Il fuoco della vendetta: recensione
Redazione

Non consigliato

Il fuoco della vendetta è un film diretto da Scott Cooper che narra la storia di due fratelli molto diversi tra loro: Russel (Christian Bale) ha una vita tranquilla, lavora nella fabbrica del paese e cerca di guadagnarsi da vivere onestamente; Rodney (Casey Affleck) è dedito al gioco d’azzardo e ha molti debiti con il boss del luogo (William Defoe). Russel cerca il più possibile di tenere suo fratello fuori dai guai, ma quando finisce in prigione a causa di un incidente d’auto, Rodney prende una cattiva strada da cui non riuscirà più a tirarsi fuori.

Il film inizia realmente nel momento esatto in cui il cinema The Space inserisce i 5 minuti di pausa. La prima parte è piatta: non succede quasi niente, è tutta una preparazione a questa “vedetta” che per un attimo temi non arriverà mai. E’ tutto talmente lungo e privo di significato che inizi a pensare che forse è arrivato il momento di uscire dalla sala… Molte scene potevano essere sfoltite, tagliate, eliminate, non lo so ma qualcosa si doveva fare. Perché è veramente, ma veramente noioso.

Poi il film inizia, ma non è che si trasformi: è tutto lento, le scene sono sempre troppe, tutto viene raccontato al dettaglio. Il tema della vendetta è sviluppato ben poco. Alla storia priva di enfasi, va ad aggiungersi un paesaggio triste e cupo, che rappresenta le vite dei protagonisti che non possono aspirare a niente, che non hanno possibilità di elevarsi.

L’unica cosa che si salva sono gli attori: Christian Bale riesce ad interpretare perfettamente il ruolo dell’uomo cupo e beatamente rassegnato che vive la sua vita sempre allo stesso modo; Woody Harrelson è perfetto nel suo ruolo di cattivo completamente folle.

Ma non bastano a salvare un film senza alcuna passione, che non riesce a coinvolgere il pubblico in quello che racconta, non riesce ad emozionare, quasi come se lo stesso regista avesse poco o niente da raccontare.

Riproduzione riservata A.F.

via: ilnerd.com

Scritto da
x0xShinobix0x
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica ripetitiva...

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Devi usare questo HTML tag e attibuti: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Password dimenticata

Inserisci l’indirizzo email con cui ti sei registrato e riceverai un link per reimpostare la password.