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Collection #2-5: Oltre 2 miliardi di account e password via Torrent: Scopri se ci sei anche tu

Due settimane fa vi avevamo parlato di Collection #1: Come scoprire se l’email è stata hackerata e cosa fare, quest’oggi la cosa si ripete ma questa volta oltre 2 miliardi di account e password sono stati pubblicati via Torrent, permettendo ai malintenzionati di sfruttare le informazioni a proprio vantaggio. 

2 miliardi di account a rischio: Come controllare se il vostro account è finito sulla rete Torrent

Nelle ultime ore 845 GB di dati rubati sono finiti sulla rete peer to peer, parliamo di ben 25 miliardi di voci con 2,2 miliardi di nomi utenti e password. Gli account compromessi questa volta sono il doppio rispetto la prima Collection.

Se non avete l’autenticazione a due fattori attiva, potreste essere a serio rischio di intrusioni da parte di chiunque abbia scaricato i suddetti dati via Torrent. Naturalmente la diffusione dei dati è avvenuta tramite il Deep Web, per tanto non è alla portata di tutti ma solo di chi sa come intrufolarsi nei meandri più oscuri della rete.

Come fare dunque per scoprire se il vostro account è stato violato e divulgato sulla rete?  Esiste un sito chiamato Have i Been Pwned ideato da Troy Hunt (specialista e ricercatore nella sicurezza online), che potete raggiungere a questo link.

Una volta che vi trovate nella home page digitate il vostro indirizzo email e cliccate su pwned?  Riceverete in poco tempo il risultato. Se quest’ultimo è di colore verde allora siete al sicuro, se invece è rosso il vostro account è stato violato.

Se invece volete sapere se la password è stata violata allora utilizzate lo strumento Pwned Password ideato sempre da Troy Hunt. Vi basterà digitare la password per verificare se è stata hackerata.  Qualora il vostro indirizzo email, password o entrambi risultino violati, vi consigliamo di :

Solitamente l’autenticazione a due fattori può essere attivata nelle impostazioni della Privacy o Sicurezza del vostro Account. Grazie ad essa potete proteggere al meglio l’account da futuri attacchi, in quanto non è sufficiente la password per accedere all’indirizzo email, ma il malintenzionato dovrà digitare anche un codice ricevuto via SMS o generato dalle applicazioni di Autenticazione.

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