Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che potrebbe cambiare radicalmente il futuro dei risparmi pensionistici negli Stati Uniti. A partire da agosto 2025, i piani a contribuzione definita come i 401(k) potranno includere asset alternativi quali criptovalute, private equity e investimenti immobiliari. Una decisione che promette di rivoluzionare il settore, ma che solleva allo stesso tempo molte perplessità sul fronte dei rischi e della tutela dei risparmiatori.
Cosa prevede l’ordine esecutivo
Il provvedimento obbliga il Dipartimento del Lavoro a rivedere le linee guida relative ai piani pensionistici, ridefinendo quali asset possono essere considerati idonei nell’ambito dell’ERISA (Employee Retirement Income Security Act). L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è quello di democratizzare l’accesso agli investimenti alternativi, permettendo anche ai piccoli risparmiatori di diversificare i portafogli con strumenti finora riservati a grandi investitori istituzionali o individui con elevata disponibilità economica.
Inoltre, il provvedimento coinvolge la SEC e il Dipartimento del Tesoro, chiamati a rivedere le regole per garantire un accesso più ampio e regolamentato a queste forme di investimento.
I potenziali vantaggi
L’apertura dei conti pensionistici agli asset alternativi potrebbe portare benefici significativi:
- Maggiore diversificazione: l’inclusione di criptovalute, private equity e real estate potrebbe ridurre la dipendenza dai soli mercati azionari e obbligazionari.
- Nuove opportunità di rendimento: asset come Bitcoin ed Ethereum hanno dimostrato negli anni una crescita notevole, seppur con elevata volatilità, e potrebbero rappresentare una scommessa di lungo periodo.
- Accesso esteso: i risparmiatori medi avrebbero finalmente la possibilità di investire in settori prima preclusi, entrando in dinamiche finanziarie che fino a oggi erano privilegio di pochi.
I rischi e le criticità
Accanto ai vantaggi, numerosi esperti sottolineano i rischi insiti in questa scelta:
- Commissioni elevate: strumenti come i fondi di private equity applicano costi molto più alti rispetto ai tradizionali fondi pensione.
- Volatilità e illiquidità: le criptovalute possono subire crolli improvvisi, mentre il private equity è difficile da liquidare rapidamente, caratteristiche poco compatibili con la sicurezza richiesta a un fondo pensione.
- Maggiore complessità: i piccoli risparmiatori rischiano di non avere le competenze per valutare prodotti sofisticati, esponendosi a perdite significative.
- Trasparenza ridotta: la valutazione di asset alternativi è spesso meno chiara rispetto a quella di titoli quotati in Borsa.
I tempi di attuazione
Nonostante la firma dell’ordine esecutivo, i cambiamenti non saranno immediati. Sarà necessario attendere le nuove linee guida operative da parte delle autorità e l’eventuale creazione di strumenti ad hoc da parte di colossi finanziari come Fidelity o Vanguard. Secondo gli analisti, potrebbero passare mesi o persino anni prima che i lavoratori statunitensi possano effettivamente investire le proprie pensioni in criptovalute o private equity.
Una decisione che divide
La mossa di Trump viene considerata da alcuni come un passo storico verso una finanza più inclusiva e moderna, mentre per altri rappresenta un azzardo eccessivo che potrebbe mettere in pericolo i risparmi di milioni di cittadini. La questione rimane aperta e sarà il mercato, insieme ai regolatori, a definire il reale impatto di questa decisione nei prossimi anni.