Apple punta a rivoluzionare la propria intelligenza artificiale con il lancio delle App Intents e un completo restyling di Siri, ma i tempi si allungano: il debutto è previsto nella primavera del 2026, probabilmente con l’aggiornamento iOS 26.4, atteso tra marzo e aprile. L’obiettivo è trasformare l’assistente vocale in uno strumento realmente utile e in grado di interagire direttamente con le applicazioni tramite comandi vocali. Tuttavia, la strada verso questa nuova era è tutt’altro che priva di ostacoli.
Una novità attesa ma già rinviata
Inizialmente, Apple aveva programmato il rilascio delle App Intents con iOS 18.4 nella primavera 2025. Problemi tecnici e ritardi nello sviluppo hanno però costretto l’azienda a rimandare tutto di un anno. Secondo quanto riportato da Mark Gurman nella newsletter Power On, il nuovo Siri con funzioni AI avanzate dovrebbe arrivare insieme a un’ampia revisione dell’infrastruttura del servizio, con un lancio accompagnato da una forte campagna di marketing.
Cosa sono le App Intents
Le App Intents permetteranno a Siri di eseguire azioni specifiche all’interno delle app usando semplici comandi vocali. Questo significa che, ad esempio, si potrà chiedere all’assistente di pagare una bolletta, inviare un messaggio su una piattaforma di messaggistica o avviare un allenamento in un’app fitness senza dover toccare lo schermo. È una visione ambiziosa, che punta a rendere Siri più intelligente e realmente integrato nel flusso quotidiano degli utenti.
Nonostante l’idea sia chiara, la realizzazione pratica sta incontrando diverse difficoltà. Apple starebbe lottando per garantire un numero sufficiente di app compatibili e per assicurare un livello di precisione elevato nelle operazioni più delicate. Ambiti come salute e finanza potrebbero persino essere esclusi inizialmente, per evitare rischi legati a errori nei comandi. Inoltre, durante il ciclo di sviluppo di iOS 18 sarebbero emerse sfide ingegneristiche profonde, che avrebbero rallentato significativamente i lavori.
Il successo delle App Intents dipenderà in larga parte dalla partecipazione degli sviluppatori di terze parti. Se questi decideranno di integrare la funzione nelle loro app, Siri potrebbe compiere un salto di qualità notevole. In caso contrario, le nuove potenzialità rischiano di passare inosservate alla maggioranza degli utenti.
Una corsa contro la concorrenza
Mentre Apple lavora dietro le quinte, Google e altri competitor stanno avanzando. L’azienda di Mountain View ha già sfruttato i ritardi di Cupertino per promuovere il suo futuro Pixel 10 con funzioni AI più evolute. Apple, quindi, non può permettersi ulteriori passi falsi se vuole colmare il gap con i rivali nel settore dell’intelligenza artificiale.
Nonostante i rinvii, le potenzialità del nuovo Siri restano alte: un assistente capace di comprendere e agire all’interno delle app con precisione potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi. La sfida sarà convincere gli sviluppatori a salire a bordo e assicurare una qualità impeccabile fin dal lancio.