Il 2025 segna una svolta profonda nel mondo dei videogiochi su blockchain: il tradizionale modello Play-to-Earn sta lasciando spazio a meccanismi più sofisticati, dove la dinamica economica interna ai giochi è modellata in tempo reale da variabili esterne, come la domanda degli utenti, la rarità delle risorse e l’andamento dei mercati crypto.
Questa evoluzione segna l’arrivo dei token dinamici e delle economie fluide, che rendono l’esperienza videoludica non solo più realistica, ma anche più connessa al mondo della finanza decentralizzata.
I limiti dei modelli statici Play-to-Earn
Il boom del 2021-2022 con titoli come Axie Infinity ha dimostrato come fosse possibile guadagnare giocando, ma ha anche mostrato i limiti del sistema:
- Emissioni inflazionistiche di token
- Economie interne facilmente sfruttabili e squilibrate
- Modelli insostenibili nel lungo periodo senza nuovi ingressi
Nel 2023-2024, la caduta di molti GameFi ha portato a una riflessione profonda: serve un modello economico più flessibile, adattivo e capace di simulare veri mercati.
L’emergere dei token dinamici
Nel 2025, diversi giochi Web3 adottano token dinamici, cioè criptovalute in-game il cui valore, offerta e utilità cambiano in base a:
- Eventi in tempo reale (es. inflazione interna, guerra tra fazioni, scarsità di risorse)
- Interazioni tra i giocatori (commercio, scontri PvP, staking)
- Condizioni esterne (prezzi di token su DEX, liquidità disponibile, impermanent loss)
Ad esempio, un token di un gioco survival potrebbe aumentare di valore se la scarsità di cibo cresce nel mondo virtuale, oppure se più giocatori decidono di “bruciarlo” per costruire strutture rare.
Integrazione con la DeFi: staking e yield farming in-game
Alcuni titoli, come Illuvium, Big Time o l’emergente Shardbound, integrano veri protocolli DeFi per:
- Fornire ricompense variabili legate alla rarità degli asset NFT
- Permettere lo staking di valuta in cambio di oggetti rari o boost
- Aprire liquidity pool per scambiare oggetti o materiali in tempo reale
Questi sistemi creano una sinergia diretta tra i mercati virtuali e quelli crypto, con meccanismi come:
- Tasse sulle transazioni reinvestite nei reward pool
- Burning rate adattivo in base alla domanda
- Oracoli decentralizzati per legare i prezzi in-game a quelli reali
Vantaggi per i giocatori e sfide per gli sviluppatori

I giocatori traggono vantaggio da:
- Ambienti di gioco più realistici e immersivi
- Opportunità di guadagno più legate all’abilità strategica
- Maggiore personalizzazione dell’esperienza economica
Ma anche gli sviluppatori devono affrontare sfide:
- Bilanciare la sostenibilità dell’economia
- Evitare loop inflattivi o speculazioni
- Gestire con attenzione le ricompense in modo da evitare la fuga degli utenti
Esempi concreti del 2025
Ecco alcuni giochi che hanno adottato questi nuovi modelli:
- Ember Sword: lega il valore degli oggetti NFT al tempo reale e alle risorse disponibili nel territorio controllato dai clan
- Phantom Galaxies: ogni pianeta ha un’economia autonoma, con inflazione e commercio interstellare legato a DEX esterni
- Delysium: imposta un modello dinamico PvE/PvP dove ogni battaglia modifica la distribuzione delle risorse in blockchain
Uno sguardo al futuro
Il 2025 sta trasformando il GameFi da semplice “gioco con un portafoglio” a ecosistema interattivo, dove la valuta virtuale è viva, risponde e si adatta. I giocatori del futuro non si limiteranno a collezionare NFT, ma interagiranno attivamente con mercati dinamici, prendendo decisioni strategiche simili a quelle di veri investitori.
Il confine tra gioco e finanza decentralizzata è ormai sempre più sottile. E per chi saprà capirne le regole, sarà anche un nuovo spazio di libertà, creatività e perché no guadagno.