Kity Builder si distingue nettamente nel panorama dei city-builder contemporanei, offrendo un’esperienza ludica che abbandona i tradizionali schemi gestionali in favore di una dimensione contemplativa e creativa, orientata al benessere del giocatore. Non ci sono punteggi, bilanci da far quadrare o obiettivi strategici da raggiungere: l’intero impianto di gioco è costruito intorno al concetto di piacere esplorativo, con una forte componente affettiva ed estetica.
Kity Builder Recensione
Il titolo sviluppa la sua struttura su isole tematiche, ciascuna delle quali funge da spazio libero per l’immaginazione. L’originalità del gameplay risiede nella doppia funzione delle costruzioni: ogni edificio non è solo parte dell’arredo urbano, ma anche un elemento interattivo attraverso cui il giocatore può esplorare fisicamente l’ambiente. Le catapulte diventano strumenti di movimento, le torri piattaforme per arrampicarsi, gli scivoli punti di lancio: l’intero paesaggio costruito diventa un’estensione del corpo del giocatore, invitando a un’interazione continua e fluida.
Questo approccio ibrido tra costruzione ed esplorazione è accompagnato da una progressione leggera ma efficace, basata sulla raccolta degli “zampaprogetti”, elementi nascosti che incentivano la curiosità e premiano l’osservazione. In assenza di pressione temporale o di risorse da gestire, il sistema di avanzamento assume una funzione quasi narrativa: ogni scoperta è un piccolo passo in avanti, ma anche una forma di ricompensa emotiva.

Sul piano narrativo, Kity Builder si affida a un cast di personaggi felini volutamente sopra le righe, guidati dal carismatico sindagatto Miaor. I dialoghi, scritti con una vena ironica e giocosa, offrono momenti di leggerezza che non cadono mai nel banale. Il tono complessivo dell’opera è delicatamente surreale, con una scrittura che riesce a essere brillante senza risultare invasiva, lasciando spazio alla fantasia del giocatore.
Il comparto visivo è uno dei punti di forza del gioco. L’estetica illustrativa, dai colori pastello e dalle animazioni morbide, richiama l’atmosfera di un libro illustrato per l’infanzia, ma con un linguaggio visivo sufficientemente maturo da coinvolgere anche un pubblico adulto. La colonna sonora, composta da brani dolci e minimali, accompagna l’esperienza senza mai sovrastarla, contribuendo a creare un ambiente sensoriale armonico e rilassante.

Kity Builder non cerca di innovare il genere attraverso la complessità, ma lo fa attraverso la sottrazione consapevole: eliminando ogni elemento competitivo, ogni sistema di punteggio o fallimento, il titolo propone una nuova idea di city-builder, fondata sul gioco come spazio di cura, creatività e libertà. In questo senso, può essere considerato uno dei pochi titoli capaci di coniugare game design e benessere psicologico in modo coerente e riuscito.
Adatto a un pubblico trasversale, dai bambini agli adulti in cerca di un’esperienza rilassante, Kity Builder rappresenta un esempio virtuoso di come il videogioco possa offrire non solo divertimento, ma anche un’occasione di rallentamento e riflessione emotiva. Un’esperienza consigliata a chi cerca qualcosa di più che un semplice passatempo: un luogo dove lasciarsi andare, costruire con leggerezza e riscoprire il senso più puro del giocare.