La società cinese DeepSeek si prepara a lanciare il nuovo modello DeepSeek R2, che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe rappresentare una svolta decisiva nel settore dell’intelligenza artificiale globale. Dopo il successo del DeepSeek R1, che aveva già stupito il mercato occidentale e messo in discussione la supremazia delle Big Tech americane, l’R2 promette caratteristiche ancora più avanzate e un rapporto qualità/prezzo imbattibile.
Architettura MoE ibrida e potenza mai vista
Le fonti cinesi parlano di una architettura MoE (Mixture of Experts) ibrida, versione evoluta di quella già usata in DeepSeek R1. L’R2 integrerebbe meccanismi di gating avanzato e una combinazione di strati MoE e densi, ottimizzati per gestire carichi di lavoro ad alta intensità. Grazie a queste scelte progettuali, DeepSeek R2 dovrebbe raggiungere 1,2 trilioni di parametri, raddoppiando la capacità rispetto al modello precedente e ponendosi come diretto concorrente di GPT-4 Turbo e Gemini 2.0 Pro di Google.
Costi di utilizzo rivoluzionari
Uno degli aspetti più sorprendenti riguarda i costi per token, che sarebbero inferiori del 97,4% rispetto a GPT-4: si parla di soli 0,07 dollari per milione di token in input e 0,27 dollari per milione di token in output. Questa politica renderebbe DeepSeek R2 il modello più economico e accessibile per le aziende, con un potenziale impatto notevole sull’intero settore AI.
Hardware e integrazione verticale
Il nuovo modello sarebbe stato addestrato principalmente con i chip AI Ascend 910B di Huawei, sfruttando al massimo l’infrastruttura locale e portando l’integrazione verticale della filiera AI a un livello mai visto in Cina. Le fonti riportano che DeepSeek R2 sfrutterebbe l’82% delle capacità della cluster di Huawei, raggiungendo 512 PetaFLOPS in precisione FP16.
Impatto e prospettive
Se le voci si riveleranno fondate, il DeepSeek R2 potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri del mercato AI, offrendo prestazioni da top di gamma a costi drasticamente inferiori. Questo annuncio arriva in un momento cruciale, in cui la concorrenza tra Stati Uniti e Cina nel campo dell’intelligenza artificiale è sempre più serrata.
Va comunque ricordato che i dettagli trapelati sono ancora da confermare ufficialmente da DeepSeek, ma il panorama internazionale è già in allerta: il prossimo modello cinese potrebbe essere la vera sorpresa del 2025 nel mondo dell’AI.