Vilde non è semplicemente uno sparatutto roguelike in prima persona: è un turbine di distruzione creativa, una reinterpretazione folle della mitologia norrena che sfida ogni logica e abbraccia il delirio più puro. È un gioco che non vuole essere compreso, ma domato. O almeno, provato.
Vilde Recensione
Fin dalle prime battute, Vilde chiarisce le sue intenzioni: ti getta nel cuore di un universo impazzito dove ogni arma è un esperimento mitologico andato male… o straordinariamente bene. Un AK-47 forgiato nel ghiaccio, una minigun benedetta da Thor, un lanciarazzi che apre buchi neri: qui l’assurdo non è un’eccezione, è la regola.
Ogni arma ha una modalità secondaria unica, che apre possibilità tattiche inaspettate: teletrasporti, detonazioni gravitazionali, esplosioni a catena. E quando inizi a combinare queste armi con le 15 abilità speciali, Vilde smette di essere solo uno sparatutto e diventa una sinfonia strategica di caos controllato.

Il sistema di progressione è probabilmente uno degli elementi più riusciti del gioco. Le quattro abilità attive che puoi equipaggiare non sono meri potenziamenti: cambiano radicalmente il modo in cui affronti i livelli. Ogni run è un campo di sperimentazione in cui trovare sinergie tra armi, poteri e rune che modificano gli effetti delle abilità.
Hai trovato una pioggia di meteoriti? Bene. Ora abbinala a una runa che moltiplica gli impatti esplosivi e guarda lo schermo riempirsi di fuoco. Hai un railgun lento ma potente? Trasformala in un fucile semi-automatico se scegli le abilità giuste. La varietà è tale che nessuna partita è mai identica alla precedente. Ma a differenza di altri roguelike, Vilde non punta sull’anarchia completa: c’è coerenza nel suo caos, e imparare a dominare le sue meccaniche è una sfida appagante.

Ogni run è un viaggio in una mappa nuova, con layout, nemici e ostacoli sempre diversi. Le tre macro-zone offrono non solo ambienti visivamente distinti, ma veri e propri stili di gioco diversi. In spazi aperti devi essere rapido e letale; nei corridoi stretti serve sangue freddo e precisione. Il level design dinamico riesce a sorprendere anche dopo decine di ore, grazie a trappole ambientali e combinazioni di nemici sempre più maligne.
I 24 tipi di nemici non si limitano a correrti addosso: ti costringono a pensare, a muoverti, a sbagliare. Alcuni ti accerchiano, altri usano scudi che esplodono alla morte, altri ancora lanciano raggi laser imprevedibili. Ogni incontro è un test di posizionamento, riflessi e strategia. E quando cominciano ad arrivare in gruppi misti, le battaglie diventano veri e propri puzzle adrenalinici.

Il mondo di Vilde è artisticamente disturbante in senso positivo: rune pulsanti, cieli spezzati da tempeste mistiche, creature mitologiche deformate da tecnologia e magia. Non punta al realismo, ma a un’estetica mistica, cruda e psichedelica. L’audio segue la stessa filosofia: colonna sonora ipnotica, effetti sonori potenti e feedback che amplificano ogni colpo.
Vilde è una bomba di gameplay che esplode in mille direzioni, ma che riesce miracolosamente a rimanere coesa. Non è solo frenetico: è raffinato sotto la sua pelle da berserker, e premia chi ha voglia di sporcarsi le mani e dominare il caos. Se ami i roguelike e cerchi un’esperienza che ti prenda a pugni finché non impari a rispondere, Vilde è la sfida che aspettavi.