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Skype fa amicizia con Android

La crisi finanziaria ha colpito molti fronti dell’economia Internet, ma Skype sembra non averla sofferta affatto. Le telefonate VoIP, che siano esse gratuite od a pagamento, continuano ad avere sempre più interessati ed a soddisfare molti utenti. Quindi Skype lancerà la sua nuova versione (Skype 4) nel prossimo Febbraio e sembra pensare ad una versione per cellulari equipaggiati con sistema Android.


Il COO (Chief Operating Officer) dell’azienda Skype, Scott Durschlag ha annunciato la crescita della società dicendo che quasi 400 milioni di utenti sono iscritti ed ogni tre mesi se ne aggiungono altri 30 milioni. Per guadagnare qualche altra migliaia di utenti, la società di VoIP più conosciuta ad oggi, ha già reso disponibile la terza beta del nuovo Skype 4.
La caratteristica più interessante è sicuramente il nuovo codec audio che migliora effettivamente la qualità audio anche per chi ha una connessione piuttosto scarsa, quanto a scambio dati. Si chiama Super Wideband Audio Codec, ed è il secondo codec che viene creato all’interno dell’azienda.

Per la versione definitiva c’è da aspettare ancora un po’. Differente invece, la situazione riguardante Skype Lite. Il programma per cellulari Android è già completato; basterà aspettare che l’Android Marketplace lo approvi e lo renda disponibile online.
La prima versione sarà disponibile per i cellulari G1 e per un altro centinaio di modelli, tra i quali Motorola, Samsung, Sony Ericsson e Nokia. Non si sa ancora nulla riguardo la versione per gli iPhone che drovà attendere ancora un po’, come anche Windows Mobile.

Il funzionamento di Skype Lite è piuttosto semplice ed è lo stesso già sperimentato per le prime versioni. Utilizzerà una versione basilare del programma per effettuare e ricevere chiamate (sia gratis che a pagamento) attraverso la connessione Wi-Fi. I paesi in cui potrà operare la nuova versione Android di Skype Lite sono già molti (Regno Unito, Polonia, Brasile, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti) ma, purtroppo, l’Italia ancora non è presente.

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