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Paypal: Arriva la tariffa sulle contestazioni

Paypal ha recentemente aggiornato i termini e le condizioni di utilizzo, le quali andranno a tutti gli effetti in vigore a partire dal 16 Dicembre 2020. Le nuove modifiche riguarderanno per lo più l’introduzione di una tariffa sulla gestione delle contestazioni e reclami.

Le contestazioni su Paypal si pagheranno da Dicembre

Su Paypal si sa che è possibile aprire una controversia nei confronti di un venditore, nel caso in cui l’oggetto ricevuto non sia conforme alla descrizione o in caso di truffa. Fino ad oggi la procedura era gratuita per entrambi i lati, ma da Dicembre non sarà più così.

Ogni volta che l’utente convertirà in reclamo una controversia, Paypal applicherà una tariffa, le quali si suddivideranno in standard e volumi elevati. La differenza sta nella quantità di contestazioni ricevute. Se ad esempio il venditore ha effettuato più di 100 transazioni nei 3 mesi precedenti, il rapporto tra contestazioni e vendite sarà superiore a 1,5%.

A pagare è il venditore. Sono previste tuttavia delle esenzioni,nel caso in cui le contestazioni non siano convertite in un reclamo. Paypal prevede una tariffa per le contestazioni, indipendentemente dall’entità, la quale ammonta a ben 14 euro.

La tariffa in questione verrà addebitata a reclamo chiuso a favore dell’acquirente, e come sapete il cliente ha sempre ragione, quindi se siete venditori vi consigliamo di risolvere la disputa all’esterno della piattaforma, altrimenti dovrete pagare l’ammontare richiesto da Paypal per la controversia.

Stando al rapporto dunque pare che per l’acquirente non vi siano grosse differenze a partire da Dicembre.

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