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P2P: I discografici fanno guerra agli sviluppatori software

Ora le case discografiche se la prendono direttamente con gli sviluppatori software e fanno causa a Morpheus, Limewire, Emule ecc.

Era già da un pò di tempo che qualcuno voleva provare a fare causa alle aziende che sviluppano software e che favoriscono il P2P e la prima a compiere il grande passo è stata una società discografica francese secondo la quale i software per il peer to peer possono essere utilizzati per condividere file protetti da copyright e quindi devono essere messi fuorilegge.

La Società francese SppF, Société civile des Producteurs de Phonogrammes en France, ha aperto una causa legale contro Limewire, Morpheus, Vuze noto anche come Azureus e SourceForge, in quanto ospita il progetto Shareaza.

La legge francese sui diritto d’autore vieta la produzione di software e programmi che favoriscono la diffusione di contenuti protetti senza autorizzazione.

La Sppf aveva provato un azione legale contro il P2P già l’anno scorso ma siccome le compagnie prese di mira erano al di fuori della Francia era stata costretta a bloccare l’azione legale; adesso invece un tribunale francese pare abbia dato via libera all’associazione delle etichette discografiche.

Ora la legislazione francese potrebbe anche obbligare i produttori di software p2p ad aggiornare i propri programmi e aggiungere dei sistemi che impediscano la condivisione e lo scambio di contenuti protetti da copyright ma questo potrebbe comunque non bastare a fermare lo scambio illegale di musica…

Infatti la condivisione di musica, film e contenuti protetti da copyright non può avvenire solo tramite i software P2P, per scambiarsi file va bene anche l’Ftp o l’e-mail.

Potranno i giudici mai bloccare ogni software, browser e email? L’impresa ci appare molto ardua per non dire impossibile!

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