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Mafia e P2P: 2 pesi e 2 misure

Assoprovider ha segnalato che 2 pesi e 2 misure sembrano esistere in Italia da parte delle Autorità di indagine e di repressione nella valutazione della gravità dei fenomeni legati ad Internet: mentre qualche mese fa’ a tutti i provider fu intimato dalla Procura di Bergamo di impedire l’accesso dei propri clienti al sito Pirate Bay, oggi c’è divergenza di vedute sull’oscuramento di alcune pagine di Facebook in cui vengono esaltate da delle persone la Mafia e i suoi Padrini: dunque è più pericoloso il peer to peer che la Malavita?

Per fortuna gli utenti di Facebook cercano di reagire da soli con mille iniziative contro i mafia supporter su FB. Da Notare che alcuni iscritti a queste pagine web a favore della “mafia” hanno contestato sentenze definitive su capimafia accusati di omicidi e stragi, quindi c’è il sospetto che dietro questo fenomeno si nasconda una regia centrale, che strumentalizza fra l’altro molti minori utenti di FB.

Il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso ha dichiarato che “Oscurare non serve”. Contro chi inneggia a quei boss bisogna scatenare una grande reazione civile?

Ciò che inquieta sono le discutibili scale di valori applicate nella valutazione di quello che si può e non si può fare in generale in Italia su Internet da parte dell’ Establishment italiano; il mondo degli internauti deve allora seriamente preoccuparsi per una possibile regolamentazione della rete Internet mondiale all’interno del G8 prossimo venturo.

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