Il FLOPPY DISK

Come è già stato accennato, i primi personal computer non erano dotati di hard disk, bensì di lettori floppy, cioè dispositivi di memorizzazione dei dati aventi una limitata capacità.
Fino a qualche anno fa essi erano ancora i supporti più usati per la distribuzione di applicazioni e per il trasferimento dei dati: per un programma spesso bastava un semplice floppy, magari da 720 Kb.
Col passare del tempo e con l’aumentare delle dimensioni dei programmi (è sempre più frequente trovare applicazioni di decine di Mb) essi hanno perso di importanza, anche se rimangono gli strumenti più usati per l’archiviazione e il trasferimento di file di limitate dimensioni.
L’unità di misura dei dischetti è il pollice, espressa mediante le virgolette ( ” ).

I primi floppy disk misuravano 5,25″ e avevano una capacità di 360/720 Kb, mentre i dischetti che usiamo ancora oggi misurano 3,5″ e hanno una capacità pari a 1,44 Mb.

Nella parte inferiore dei dischetti è possibile osservare due fori: quello richiudibile da una finestrella scorrevole, presente in tutti i tipi di disco, ha una funzione di protezione del contenuto del floppy disk: quando la finestrella è aperta, la protezione è attivata e sul disco non vi si può scrivere, ma soltanto leggere i dati; se il foro è chiuso possiamo sia leggere i dati che modificarli, inserire nuovi dati, ecc. In generale si consiglia di attivare la protezione per quei dischi che contengono informazioni importanti che non si può rischiare di perdere accidentalmente, come per esempio le copie di sicurezza di file che si desidera conservare. L’altro foro, presente solo dei floppy HD e ED, ha la funzione di permettere all’elaboratore di distinguere i floppy disk da 720K da quelli di 1,44MB di 2,88MB attraverso un sensore ottico.

E’ curioso notare che, nonostante i floppy da 3,5″ siano diffusi da almeno dieci anni, la loro evoluzione sembra essersi arrestata: mentre tutte le altre componenti del PC hanno subito modifiche e migliorie radicali, questi dischetti sono rimasti praticamente invariati, anche se sono stati sperimentati, ma con scarso successo (dovuto anche all’elevato costo), floppy drive con capacità superiori ai 100 Mb, come per esempio i dischi Zip della Iomega.

Luca M.

Luca M.

Classe 1982, Luca scrive su Amicopc.com e segue la parte tecnica sin dalla fondazione (2000), appassionato di Tecnologia, Smartphone, Videogames e tutte le novità dal mondo Tech.