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DOV’È FINITO DARTY?

di Armando Staffa

Avevo accolto l’offerta di collaborazione con grande entusiasmo.
In verità quando avevo proposto di scrivere racconti dell’impossibile, uno per settimana, per una rubrica dedicata alla letteratura in un Sito interamente rivolto al mondo del Personal Computer, dovevano avermi preso per matto.
Ma il responsabile del Sito si chiamava Darty… e uno che si chiama Darty ( a proposito non ho mai saputo se è un nick name ) che in maniera molto simpatica, insieme alla giovane fidanzata gestisce un sito gradevole, fornendo guide, corsi e suggerimenti per la programmazione con linguaggi avanzati, senza chiedere nulla in cambio, non può essere del tutto normale.. deve essere almeno un genialoide, aperto a qualsiasi innovazione e con lo sguardo rivolto al futuro.
Ebbene, ero stato fortunato, avevo colto nel segno.

Il giovane Darty mi aveva dato fiducia e, dopo soli tre giorni dal primo abboccamento, ero nella sezione “Non solo PC” con il mio primo racconto.
Ricordo di essermi attivato subito, comunicandolo ad un nugolo di amici che, via email, si videro costretti a visitare il sito, rimanendo però favorevolmente impressionati, tanto che parecchi si iscrissero addirittura alla NewsLetterList.
Tutto è filato liscio per la prima settimana, al termine della quale ricordo che, con un giorno di anticipo, inviai il secondo racconto, che sarebbe stato disponibile ai lettori fin dal lunedì successivo.
L’aggiornamento avveniva rigorosamente di domenica.
Trascorse così il fine settimana tra le solite cose che si fanno dopo una settimana di lavoro. Pagamento delle bollette alla Posta, spesa al supermercato, e una domenica dedicata alla musica.. tanta musica fino a sera.
Tutte le mattine ho l’abitudine di dare uno sguardo alla posta elettronica, prima di andare in ufficio. Molti hanno tempo di scrivere solo a notte inoltrata e così non riescono a farsi leggere che il giorno dopo.

Quel lunedì, per curiosità, mi collegai al sito di Darty, ma un’immagine rotante riportava “Site Under Major Construction”.
Darty mi aveva preannunciato che aveva intenzione di modificare qualcosa per rendere più veloce l’accesso alle varie pagine. Evidentemente aveva deciso di farlo proprio quel giorno.
Mi recai al lavoro, dove la giornata passò tra alti e bassi per problemi relativi a nuovi schemi di acquisizione dati dai vari stabilimenti. Qualche collega, che avevo informato sull’esistenza di questa collaborazione, mi disse che aveva tentato di entrare nel Sito ma che non era riuscito perché irraggiungibile. Spiegai che il tutto era in revisione e che sarebbe stato sicuramente disponibile fin dalla stessa sera.
Invece no!

Quella sera accadde un fatto inspiegabile.. il sito veramente non era più raggiungibile, così come mi avevano già detto. Trovai nella casella postale uno strano messaggio di Darty .. Due serie di numeri ed una indicazione “Guarda nella sezione non solo…”.
Il messaggio si interrompeva così, senza neanche una firma.
“E’ veramente strano” pensai.
Tentai, nei due giorni successivi di inviare comunicazioni per chiedere spiegazioni, ma senza successo.

Il terzo giorno ricordai un vecchio amico che poteva aiutarmi a capire il mistero.
Erano oltre vent’anni che non ci vedevamo ed in realtà non avrei saputo come contattarlo se un ‘amica comune non l’avesse per caso incontrato all’Università di Firenze dove lavorava.
Dalla descrizione avevo capito che non poteva essere che Emilio, mio caro compagno di scuola, che avendo una predisposizione naturale verso la matematica e la fisica , era addirittura diventato titolare di cattedra in varie Università, per finire poi, incredibilmente a Princeton ad insegnare “Teoria dei Quanti”, la stessa cattedra che un giorno era stata di Einstein.
Lo chiamai… ne fu contentissimo.
Ci raccontammo brevemente cosa c’era accaduto in quei vent’anni e poi gli esposi il problema. “Mmm.. Armando.. la cosa non mi piace affatto” esordì preoccupato “Non è il primo caso di cui sento parlare..pensa che in America un gruppo di scienziati ha avuto affidato uno studio per scoprire dove vanno a finire tutti i Siti che spariscono”
“Ma allora il caso è già noto! E quali sono le ipotesi a riguardo?” chiesi di rimando.

“L’ipotesi più accreditata è questa.. non ridere .. sembra pura fantascienza ma non è così… Allora vediamo se riesco a spiegarmi. Ci provo con frasi semplici, ok?… Internet va considerato come un immenso cervello con le sue reti neurali di trasmissione, i suoi gangli che sono i server e tante altri ammennicoli di cui non parliamo perché non ce n’è bisogno. Secondo alcuni scienziati va considerato come un vero e proprio universo con galassie, stelle, pianeti… ma anche, e questo è il lato oscuro della faccenda, Buchi Neri.”
“Come Buchi Neri?” lo interruppi.
“Sì Armando dei veri e propri Buchi Neri. Ti faccio un esempio.. Un Provider comincia ad avere inizialmente qualche centinaio di associati, poi cresce e raggiunge cifre a tre zeri… ma cosa succede quando il numero dei collegati contemporanei supera cifre a 9 zeri? Ebbene in alcuni casi, come nei Buchi Neri dell’Universo, questo centro della gravitazione cibernetica collassa, trascinandosi dietro miliardi di pagine web, interi siti e collegamenti. In genere, dopo un po’ di tempo, i Provider riescono sempre a risistemare le cose, ricomparendo qua e là, ma in molti casi alcuni dei siti inghiottiti non tornano più in superficie, rimanendo nella zona scura come se una immensa forza ne impedisse il rilascio del File Index…capisci?.. il tuo amico Darty, pur essendo un cibernauta esperto, potrebbe trovarsi ora in una stato di sospensione la cui durata è ignota… forse per sempre. Non volevo dirlo in maniera così drastica ma è bene che tu sappia la verità”

Ero rimasto senza parole, scombussolato da quello che, in maniera così elementare, mi aveva spiegato. Lo ringraziai e lo salutai con la promessa che gli avrei fatto sapere qualcosa, nel caso fosse capitata.

Da allora sono passati molti anni ma non c’è giorno che non guardi la posta elettronica con la speranza di trovare il messaggio di Darty

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