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Dati in passivo per Yahoo, ma non troppo

Per Yahoo si prospettavano dei dati davvero pessimi, come aveva annunciato il nuovo CEO Carol Bartz, ma non è andata propriamente così. 303.4 milioni di perdite in un trimestre ma un titolo azionario che ha aperto con ben 5 punti percentuali di vantaggio dopo un giornata completamente in attivo.


L’era di Yang si è ormai conclusa e per Yahoo sembrava non andare per niente bene. Ma dall’entrata del nuovo CEO, la trimestrale si è chiusa con il calo del 1% nelle entrate, che porta in passivo la redditività netta, dopo un ultimo trimestre del 2007 chiuso in attivo di 205.7 milioni.

Il 2008, però, si chiude in un buon attivo di 424 milioni, anche se in forte calo, rispetto ai 600 milioni del 2007. Per il prossimo trimestre, Yahoo prevede un’entrata di ben 1.53/1.73 miliardi, almeno da quanto previsto dagli analisti.
Bartz esprime il suo ottimismo commentando che comunque Yahoo rimane una brand forte ed un gruppo molto solido. Ha detto con chiarezza “non sono qui per vendere”. In ogni caso, la caduta di Yahoo non è stata causata solamente da problemi interni, ma soprattutto da un abbassamento degli investimenti pubblicitari dei grandi gruppi: sempre meno basati sul brand advertising e più dirette verso un performace marketing.

Gli azionisti digeriscono il boccone amaro, ma il futuro non è propriamente nel primo e prossimo trimestrale del nuovo CEO, quanto nelle decisioni che la Bartz prenderà per cercare di rilanciare il titolo. Qualcosa a Sunnyvale, si sta finalmente smuovendo.

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