GPT, con la sua capacità attuale di generare immagini da prompt testuali grazie a DALL-E, potrebbe presto evolversi ulteriormente, aprendo la possibilità agli utenti di creare filmati a partire da richieste sotto forma di testo. L’indicazione è giunta direttamente da Sam Altman, CEO di OpenAI, durante una conversazione con Bill Gates nel podcast Unconfuse Me.
ChatGPT non funziona? Consigli per risolvere il problema
ChatGPT in futuro potrà generare anche video?
Altman ha evidenziato la multimodalità dei modelli di linguaggio su cui OpenAI sta concentrando i suoi sforzi. Ha menzionato la capacità di lavorare su testo, immagini, audio ed ha lasciato intravedere la possibilità di includere “eventualmente video”. Nonostante Altman non abbia fornito dettagli specifici su come ciò potrebbe essere implementato, si prevede che possa essere introdotto un sistema simile a DALL-E ma focalizzato sulla creazione di filmati.
L’idea di consentire agli utenti di generare video da testo ha suscitato diverse reazioni. Mentre molti sono entusiasti di esplorare nuove possibilità creative, altri sollevano preoccupazioni legate alla crescente minaccia dei deepfake. La capacità di creare filmati sintetici a partire da testo potrebbe portare a deepfake ancora più sofisticati e facili da creare, con potenziali impatti negativi su questioni come la manipolazione delle informazioni e la sicurezza nelle situazioni politiche cruciali, come le elezioni.
Recentemente, abbiamo discusso di un’applicazione in grado di creare deepfake sorprendenti, trasformando le persone in celebrità internazionali in pochi secondi. Questo ha già sollevato preoccupazioni sulla diffusione di contenuti manipolati e aperto un dibattito sull’etica e sulla regolamentazione di tali tecnologie.
L’avanzamento verso la generazione di filmati da prompt testuali pone sfide e domande etiche, ma anche l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti nell’ambito dell’interazione umano-computer. Con la tecnologia in continua evoluzione, rimane da vedere come OpenAI affronterà le sfide e come la società reagirà a questa potenziale nuova frontiera di creazione multimediale guidata dal linguaggio.
