Qwant: Il motore di ricerca che protegge la privacy

Sulla rete esistono numerosi motori di ricerca, tra questi spicca il recente Qwant, il quale non utilizza i cookie per memorizzare le informazioni degli utenti, proteggendo gli stessi nel massimo dell’anonimato e salvaguardando la propria privacy, già utilizzato in 30 paesi da oltre 20 milioni di utenti.

Qwant: Il motore di ricerca che vogliamo

Qwant è un’azienda fondata nel 2013 da Eric Leandri (imprenditore tech con un passato nel settore della sicurezza informatica) e da Jean Manuel Rozan (investitore ed ex commerciante). Qwant permette di effettuare ricerche sulla rete nel massimo dell’anonimato, proponendo sempre nuovi contenuti.  Il motore di ricerca si suddivide in categorie ed è possibile dunque ricercare non solo le tradizionali notizie ma anche immagini, video ed altro ancora, tra cui i post di Twitter o gli album musicali di iTunes. L’home page è personalizzabile e cambia da utente ad utente, è possibile indicare la lingua, la posizione geografica ed organizzare i risultati in sezioni.

Nella modalità predefinita i risultati sono visualizzati in 5 colonne verticali come accade con Google News con le voci di Wikipedia, la colonna dedicata ai commenti e alle notizie Social oltre che allo Shopping. Qwant non utilizza i cookie per seguire gli utenti e non raccoglie informazioni personali, il motore di ricerca non presenta nessuna pubblicità fastidiosa o invadente, nessun suggerimento personalizzato o spot mirati.

I fondatori affermano:

Abbiamo molto a cuore la privacy degli utenti e la nostra tecnologia la rispetta.  Ci ritroviamo in un punto in cui i cittadini ed utenti di Internet oltre che consumatori, debbano avere il diritto sulla propria privacy. Internet non è solo un mezzo di comunicazione ma è una sorta di cervello surrogato dove ciò che viene memorizzato, può essere recuperato su richiesta.

Qwant è un progetto open source, tanto che è stato reso disponibile il codice sorgente per la modifica da parte di terzi.  La domanda a questo punto sorge spontanea, da dove provengono i guadagni dei suoi autori? Il motore di ricerca ha stipulato un accordo con Zanox, la quale mette in contatto diversi siti web commerciali, per ogni click su un link o sito di vendita, guadagnano dai 44 agli 88 centesimi.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Ritengo che il sapere appartenga a tutti e debba essere condiviso liberamente. Appassionato di Gaming e Tecnologia, trascorro le giornate tra videogiochi, streaming e stesura articoli!