Arriva Neurable: La realtà virtuale con il pensiero

In questi ultimi anni abbiamo assistito all’evoluzione della realtà virtuale, ma ciò di cui vogliamo parlarvi oggi è qualcosa di strabiliante, che potrebbe cambiare il modo in cui ci si interfaccia con la VR, aprendo le porte proprio a tutti, sopratutto a coloro che sono costretti alla sedia a rotelle.

Realtà virtuale con la mente

Avete mai sognato di controllare qualcosa con la mente? Da oggi è possibile farlo grazie a Neurable, un HTC Vive modificato, in grado di trasformare i pensieri in azioni virtuali. Sembra un film fantascientifico ma è la realtà.

Grazie alla presenza di alcuni sensori EEG messi a contatto con il cuoio capelluto e abbinati alla tecnologia eye tracking della SMI, il sistema permette di analizzare l’attività cerebrale e convertire l’intento di voler compiere un’azione, in azione stessa nella realtà virtuale.

La demo presentata mostra delle semplici interazioni, in cui non viene utilizzato alcun tipo di controller. Vengono fatti fluttuare degli oggetti di fronte all’utente e pensando di afferrare uno di essi, indovinate cosa accade? Ramses Alcaide, CEO di Neurable, descrive il gioco come segue:

Siamo al lavoro su un gioco creato con la partnership eStudioFuture basato su Stranger Things, nel quale impersoneremo un bambino tenuto prigioniero in un laboratorio di ricerca del governo. Gli esperimenti svolti su di lui hanno risvegliato dei poteri telecinetici.

L’obiettivo è usare i poteri per evadere dalla cella, sconfiggere le guardie robotiche e fuggire dal laboratorio. Il gioco consente di manipolare oggetti e nemici con la propria mente e può essere giocato interamente senza controller.

 

Attualmente il sistema trasforma l’occhio in una sorta di mouse e permette al computer di identificare facilmente dove indirizziamo il comando che stiamo pensando.

Ramses Alcaide afferma:

Credo che il futuro dell’interazione in mixed reality prevederà controlli gestuali, tracciamento oculare, voce ed ovviamente il pensiero.

Abbiamo necessità di un sistema che previene l’avvenimento di un’azione fino a che l’utente non desideri attuarla. Secondo la mia opinione la mixex reality fino a quando non avremo creato questo sistema, non può essere definita una piattaforma onnipresente.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Ritengo che il sapere appartenga a tutti e debba essere condiviso liberamente. Appassionato di Gaming e Tecnologia, trascorro le giornate tra videogiochi, streaming e stesura articoli!